Forrec nelle scuole: La Signora Luisa e il Riciclaggio dei Rifiuti

Il 10 aprile Forrec è stata invitata dalla scuola dell’Infanzia Maria Montessori San Domenico di Selvazzano Dentro (PD) per presentare i propri impianti e la propria tecnologia ai bambini dell’ultimo anno, età 5 e 6 anni.

Sfida impegnativa e al contempo divertente per “la Signora Luisa”, che ha avuto il compito di spiegare ai bambini attenti e curiosi, il destino dei rifiuti dopo che vengono raccolti.

I 60 bambini già inseriti in un contesto di educazione alla salvaguardia dell’ambiente hanno affrontato in classe, accompagnati dalle maestre, temi importanti sulla necessità di rispettare il mondo che ci circonda e mantenerlo pulito. In un progetto di riutilizzo dei materiali, hanno affrontato nelle classi il riciclaggio della carta, il riuso della plastica e il problema dei mozziconi di sigaretta. Nelle loro passeggiate nel quartiere in prossimità della scuola hanno effettivamente notato come l’ambiente che ci circonda sia fortemente minato dalla poca attenzione dell’uomo.

E allora perché non sensibilizzare questi piccoli bambini alla salvaguardia dell’ambiente? Perché non far comprendere che il cambiamento può partire anche da loro? In questi giorni l’esempio più forte ci giunge proprio da una adolescente che ha voluto scuotere le coscienze dei potenti ma anche di tutte le persone che in questa terra ci vivono.

Ecco perché scende in campo “la Signora Luisa” che in modo semplice ma concreto ha spiegato il ciclo di vita dei rifiuti da scarto a risorsa, parlando di un vero e proprio “tesoro del cassonetto” e portando materiali e video che hanno dato qualche spunto su due importanti questioni: la necessità di produrre meno rifiuto e l’esigenza di valorizzare i rifiuti che produciamo.

Il progetto è stato un grande successo e i bambini hanno espresso interesse e stupore rispetto alle grandi potenzialità e alle diverse applicazioni del rifiuto riciclato.

“Parlate ai bambini come se fossero i più intelligenti, gentili, meravigliosi, magici esseri umani nell’universo, perché, quello che credono diventeranno”