Incontriamo l’Ing. Luigi Nuzzo, Direttore Generale del Gruppo Maio e l’Ing. Andrea Sireni, Capo Progetto, nel nuovissimo stabilimento ad Atessa in provincia di Chieti, dove il Gruppo ha realizzato un grande impianto per il trattamento dei rifiuti ospedalieri.

La realizzazione dell’impianto del Gruppo Maio per il trattamento dei rifiuti ospedalieri rappresenta una sfida sotto molti punti di vista – sottolinea l’Ing. Luigi Nuzzo. Probabilmente l’aspetto più importante è stato quello di pensare ad un impianto a freddo che fosse caratterizzato da capacità produttiva e contenuto tecnologico superiore a tutti gli altri impianti di sterilizzazione esistenti in Italia. La progettazione è quindi partita da zero con tutte le difficoltà intuibili e ha richiesto una lunga e attenta elaborazione.

Il secondo problema – dice l’Ing. Andrea Sireni – è stato trovare fornitori che fossero in grado di interpretare correttamente le nostre esigenze. In questo senso la priorità nella scelta dei nostri partner avrebbe dovuto puntare alla più alta tecnologia disponibile sul mercato.

Per quanto riguarda le sezioni dell’impianto dedicate al pretrattamento del rifiuto infetto mediante triturazione, alla movimentazione del rifiuto infetto attraverso coclee inox ermetiche, alla movimentazione e macinazione del rifiuto sterilizzato la scelta è caduta su FORREC che ha saputo offrire maggiori garanzie in termini di affidabilità ed esperienza rispetto ad altri produttori, anche americani.

Spesso – dice l’Ing. Luigi Nuzzo – siamo portati a considerare migliore tutto ciò che viene da altri paesi, come ad esempio dalla Germania o dagli USA. E’ un luogo comune da sfatare. Per la realizzazione di questo progetto ci siamo avvalsi anche di fornitori extraeuropei ma siamo consapevoli che le cose migliori sono state realizzate dalle aziende italiane che hanno collaborato con noi. In particolare Forrec ci ha assicurato quell’elevata qualità nelle tecnologie che rappresentava la premessa indispensabile per il nostro progetto e per l’importante investimento che ci accingevamo a fare.

Ma questo era solo l’inizio – aggiunge l’Ing. Andrea Sireni. Il coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione dell’impianto è stato un altro aspetto indispensabile al raggiungimento dei nostri obiettivi. E’ giusto ricordare che come l’impianto rappresentava un progetto innovativo per noi del Gruppo Maio e costituisce un’assoluta novità anche per i nostri fornitori tecnici ai quali va dato atto di aver condiviso fino in fondo la nostra idea. Questa collaborazione si è realizzata in pieno grazie alla massima sinergia con Forrec che ci ha fornito la più ampia disponibilità sia nella fase preliminare di sviluppo sia nelle successive, con il coinvolgimento dello staff tecnico e dell’ufficio assistenza.

La progettazione di un impianto con peculiarità assolutamente uniche: si pensi, per esempio, alla necessità di corrispondere alle particolari normative che regolano il trattamento dei rifiuti ospedalieri e alle necessarie misure di sicurezza; queste costituivano una novità per noi ma anche per i nostri fornitori che, con Forrec in testa, hanno saputo interpretare al massimo livello le nostre esigenze.

Tra i molti risultati positivi che abbiamo potuto verificare – continua l’Ing. Andrea Sireni – ne ricorderò solo due. Il primo è che l’impianto del Gruppo Maio, dopo i test sulla sicurezza, raggiunge livelli che superano ampiamente quelli fissati dalle normative. Il secondo, che ci ha veramente sorpresi, è la grande silenziosità dell’impianto unita all’affidabilità, fattori non secondari per un sano ambiente di lavoro.

L’impianto per il trattamento dei rifiuti ospedalieri realizzato dal Gruppo Maio – conclude l’Ing. Luigi Nuzzo – rappresenta uno straordinario successo sia dal punto di vista imprenditoriale, sia da quello tecnologico. Risponde in pieno alle necessità di smaltimento di molte aziende ospedaliere del centro Italia e costituisce la premessa positiva per futuri interessanti sviluppi.

BOX

L’Impianto del Gruppo Maio per il trattamento dei rifiuti ospedalieri infetti e pericolosi è contraddistinto da un elevato contenuto di automazione. Rispetto ad analoghi processi che utilizzano la combustione del prodotto, l’impianto del Gruppo Maio opera a freddo,mediante un processo di sterilizzazione a calore umido seguito da deidratazione del materiale, senza la necessità di un inceneritore e quindi senza alcuna emissione in atmosfera con tutti gli intuibili vantaggi ambientali.

L’impianto trasforma il rifiuto sanitario potenzialmente infetto in CDR CER 191210, realizzando una sterilizzazione al 100% del prodotto in uscita.

La produzione giornaliera dell’impianto è stata stimata in circa 15 ton. A regime l’impianto opererà su tre turni al giorno che vedranno impegnati due operatori per turno.

Forrec ha fornito al Gruppo Maio un trituratore quadrialbero TQ 1800, tutte le coclee in acciaio inox e i nastri di trasporto e un raffinatore EK 1900.